Consapevolezza è il processo tramite cui si riconoscono i propri sentimenti, atteggiamenti, valori e, al contempo, il processo di apprendimento degli aspetti che si inducono sugli altri.”

Intesa in questi termini  è tutt’altro che marginale, se ci interessa potenziare le nostre abilità  personali. Per essere consapevoli, dobbiamo conoscere il modo in cui reagiamo alle situazioni che ci si presentano, così da rafforzare le nostre qualità  positive, ma senza dimenticare i nostri punti di debolezza che possono limitare l’efficacia del nostro lavoro. Sviluppare la propria consapevolezza è un obiettivo che richiede tempo e pazienza, ma, una volta intrapreso un percorso psicologico, i progressi non mancheranno.

Perché la consapevolezza è importante?

Quando si lavora in team, la personalità  del lavoratore fa parte, a tutti gli effetti, delle sue competenze: è infatti uno strumento che può facilitare la relazione all’interno del gruppo di lavoro.
Esistono molte altre ragioni che possiamo prendere in considerazione:

  • Genera fiducia. Se siamo più consapevoli di chi siamo, dei nostri punti di forza e di debolezza, avremo maggiore fiducia in noi stessi e nel relazionarci con gli  altri in modo più efficace.
  •  Trasmette fiducia anche alle persone con cui lavoriamo. Se diamo loro l’impressione di essere poco consapevoli di noi stessi, è probabile che finiscano per fidarsi poco di noi e delle nostre proposte.
  • E’ importante anche per affrontare i problemi legati ai pregiudizi e alle discriminazioni in ogni forma di espressione. Ognuno di noi, al giorno d’oggi, lavora in una società  che è molto più composita e differenziata che in passato: pensiamo, ad esempio alle differenze culturali, linguistiche e di genere. La valorizzazione nella vita personale fa passare il riconoscimento di questa eterogeneità  e la rende una risorsa di crescita indispensabile .

 

Consapevolezza: una volta raggiunta non la perderò mai più?

Gravissimo errore! Man mano che passa il tempo, ciascuno di noi deve fare i conti con nuove esigenze e sfide. La vita è segnata da continui cambiamenti e ci chiede continuamente di mettere in discussione ciò che fino a quel momento abbiamo costruito. In quest’ottica anche la consapevolezza di sé è tutt’altro che statica: ha bisogno di crescere, di svilupparsi, di adattarsi ai cambiamenti che si producono nella realtà  esterna, oltre che a noi stessi.
L’argomento è molto vasto, speriamo di avervi dato alcuni spunti di riflessione.

Attenzione: solo raramente è una strada da percorrere da soli e spesso intraprendere un percorso psicologico è la chiave per ottenere consapevolezza profonda e radicata.

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